Auschwitz, città tranquilla
Falha ao colocar no Carrinho.
Falha ao adicionar à Lista de Desejos.
Falha ao remover da Lista de Desejos
Falha ao adicionar à Biblioteca
Falha ao seguir podcast
Falha ao parar de seguir podcast
Experimente por R$ 0,00
R$ 19,90 /mês
Compre agora por R$ 24,99
Nenhum método de pagamento padrão foi selecionado.
Pedimos desculpas. Não podemos vender este produto com o método de pagamento selecionado
-
Narrado por:
-
Valter Malosti
-
De:
-
Primo Levi
Sobre este áudio
"Può stupire che in Lager uno degli stati d'animo più frequenti fosse la curiosità. Eppure eravamo, oltre che spaventati, umiliati e disperati, anche curiosi: affamati di pane e anche di capire".
Costruito dal Centro internazionale di studi Primo Levi, Auschwitz, città tranquilla ci offre dieci suoi testi narrativi, incorniciati da due poesie: dodici punti di vista, inaspettati e avvincenti, sulla maggiore tragedia collettiva del Novecento. Nel segno di un paradossale titolo d'autore, la "città tranquilla" del campo di sterminio si apre, in questa antologia, in ogni direzione: quella fantastica, nel trittico di racconti distopici e "tedeschi" costituito da Angelica Farfalla, Versamina e La bella addormentata nel frigo; quella autobiografica, con un Primo Levi che si ripresenta in divisa zebrata con un "Me, mi conoscete" (Capaneo), raccontandoci le sue trovate per sopravvivere alla fame (Cerio) e l'incontro, a vent'anni di distanza, con uno che stava "dall'altra parte" (Vanadio).
Puntano, invece, all'oggi soprattutto tre testi: l re dei Giudei, in cui Levi delinea per la prima volta in dettaglio la "zona grigia"; Forza maggiore, il cui titolo corrisponde in maniera letteralmente schiacciante all'episodio narrato; infine, Canto dei morti invano, catalogo che Levi ha compilato nel 1985 e che il mondo contemporaneo non smette di aggiornare.
Auschwitz è stato l'alfa e l'omega dell'opera di Primo Levi: l'alfa nel 1947 con Se questo è un uomo; l'omega quarant'anni più tardi con il suo ultimo libro, I sommersi e i salvati. Levi, però, non ha smesso mai di raccontare il Lager, e di indagarlo nell'atto stesso di raccontarlo.
©2021 Einaudi (P)2021 Einaudi