-
Catilina
- Una rivoluzione mancata
- Narrado por: Mimmo Strati
- Duração: 13 horas e 34 minutos
Falha ao colocar no Carrinho.
Falha ao adicionar à Lista de Desejos.
Falha ao remover da Lista de Desejos
Falha ao adicionar à Biblioteca
Falha ao seguir podcast
Falha ao parar de seguir podcast
Experimente por R$ 0,00
R$ 19,90 /mês
Compre agora por R$ 54,99
Nenhum método de pagamento padrão foi selecionado.
Pedimos desculpas. Não podemos vender este produto com o método de pagamento selecionado
Sinopse
"La causa degli oppressi può difenderla soltanto uno che sia anche lui un oppresso". Pare che Lucio Sergio Catilina, di nascita nobile e dalla carriera torbida, temprato nella ferocia delle guerre civili, sia approdato a questa convinzione, proclamata in una riunione segreta di suoi seguaci, quando ormai si accingeva, nell’anno 63 a.C., all’ultima, celebre, perdente battaglia contro l’oligarchia. Infiltrati vi erano anche nella sua cerchia. Così, il servizio di spionaggio agli ordini del console a lui più avverso, Marco Tullio Cicerone, prontamente divulgò quel proclama, subito giudicato come una minaccia. Fu instaurato lo "stato d’assedio" e in tale clima si svolsero le elezioni. E Catilina fu battuto nelle urne: intreccio perfetto di strategia della tensione e gestione dei pentiti. Cicerone era giunto al vertice del potere mettendosi agli ordini dell’oligarchia. Fu perciò, come spesso i transfughi, il più implacabile avversario della "rivoluzione". Al culmine dello scontro non esitò a varcare i confini della legalità, illudendosi, per un tempo non breve, di poter rimanere, grazie a tale "benemerenza", al vertice della Repubblica. Non aveva capito di essere soltanto una pedina, non un capo: gli mancava un esercito. Era suonata l’ora dei capi carismatici e delle loro legioni.