La generazione ansiosa
Come i social hanno rovinato i nostri figli
Falha ao colocar no Carrinho.
Falha ao adicionar à Lista de Desejos.
Falha ao remover da Lista de Desejos
Falha ao adicionar à Biblioteca
Falha ao seguir podcast
Falha ao parar de seguir podcast
Experimente por R$ 0,00
R$ 19,90 /mês
Compre agora por R$ 32,99
Nenhum método de pagamento padrão foi selecionado.
Pedimos desculpas. Não podemos vender este produto com o método de pagamento selecionado
-
Narrado por:
-
Alessandro Castellucci
Sobre este áudio
La Generazione Z, quella dei nati dopo il 1995, è la prima ad aver attraversato la pubertà con in tasca un portale verso una realtà alternativa eccitante, ma pericolosa. È la prima ad aver sperimentato la transizione da un'infanzia fondata sul gioco a un'infanzia fondata sul telefono: i teenager della Gen Z hanno trascorso ore e ore ogni giorno a "scrollare" post, a guardare video proposti da algoritmi programmati per trattenerli online il più a lungo possibile e hanno passato molto meno tempo a giocare, parlare, toccare, esperire il mondo reale. Sono stati privati, cioè, di quell'apprendistato sociale insostituibile per lo sviluppo delle competenze necessarie alla vita adulta.
Al progressivo spostamento dal mondo fisico a quello virtuale - dagli esiti catastrofici, soprattutto per le ragazze - è corrisposta anche la transizione da un'infanzia libera a una ipercontrollata: mentre gli adulti hanno infatti iniziato a proteggere eccessivamente i bambini nel mondo reale, li hanno lasciati privi di sorveglianza in quello online.
Attingendo alle ricerche più recenti e autorevoli, Haidt mostra come queste due tendenze siano alla base di una "riconfigurazione" dell'infanzia che ha interferito con lo sviluppo sociale e neurologico di bambini e adolescenti, causando ansia, privazione del sonno, frammentazione dell'attenzione, dipendenza, solitudine, paura del confronto sociale. E mentre ne espone le disastrose conseguenze, propone quattro regole per liberare la "generazione ansiosa" e chiama alle armi genitori, insegnanti, aziende tecnologiche e governi, affinché si impegnino per salvare la salute mentale dei più giovani.
©2024 Mondadori Libri (P)2024 Mondadori Libri