Le novelle del compianto Ivan Petrovič Belkin
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Narrado por:
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Valter Zanardi
Sobre este áudio
Una raccolta di 5 novelle scritte da Aleksandr Puškin a Bòldino nel 1830 e pubblicate nel 1831. Nell'introduzione all'opera, Puškin finge di essere l'editore delle novelle che Ivan Petrovic Belkin, un negligente possidente terriero, ha udite da varie persone e messe per iscritto. Ad ogni novella è premessa una citazione tratta da opere di autori esclusivamente russi, secondo un procedimento molto usato da Puškin: ogni citazione si ricollega per affinità tematica alla novella o fa da contrappunto.
I cinque racconti, apparentemente, non hanno un filo conduttore che li lega in modo diretto; tutti, infatti, hanno trame e protagonisti diversi. Probabilmente Puškin, in un primo momento, li compose in forma autonoma tra di loro e, solo successivamente, inserì una cornice narrativa che li legasse e che garantisse quindi l'unità narrativa. La cornice è rappresentata nella figura di Belkin, che però è un personaggio fittizio (in quanto mai esistito) e, di conseguenza, anche la cornice narrativa è fittizia. Come sottolineato da Vissarion Grigor'evic Belinskij, la rappresentazione di tale scenario realistico è, in realtà, semplice apparenza. Si tratta solo di uno dei tanti giochi narrativi presenti nell'opera.
Un altro gioco è quello delle parodie. Ogni racconto si presenta come la parodia o l'imitazione di uno dei generi letterari, in voga in quel periodo, nei romanzi (es. racconto sentimentale, racconto-vaudeville, racconto grottesco...). L'elemento più interessante, in realtà, è che l'autore fa compiere ai propri personaggi azioni abituali e conformi ad un dato genere letterario e poi li fa arrivare a soluzioni diverse, con un finale non previsto dal genere letterario di riferimento (es. nel racconto Il mastro di posta , chiara parodia del genere sentimentalista, la ragazza sedotta non viene né abbandonata, né tanto meno muore a causa di un amore impossibile, ma riesce a costruire una famiglia con il suo amato).
Un ulteriore gioco letterario è il fatto, che ci siano ben quattro narratori diversi all'interno dell'opera. Il primo è lo stesso Puškin, all'interno della nota dell'editore. Il secondo è un narratore implicito, ovvero lo stesso Belkin che interagisce con i personaggi dell'opera. Il terzo è Silvio (personaggio del racconto "La pistolettata").
©2019 Valter Zanardi (P)2019 Roberta Mezzabarba