-
Napoletanità
- Dai Borbone a Pino Daniele. Viaggio nell'anima di un popolo
- Narrado por: Dario Borrelli
- Duração: 10 horas e 35 minutos
Falha ao colocar no Carrinho.
Falha ao adicionar à Lista de Desejos.
Falha ao remover da Lista de Desejos
Falha ao adicionar à Biblioteca
Falha ao seguir podcast
Falha ao parar de seguir podcast
Experimente por R$ 0,00
R$ 19,90 /mês
Compre agora por R$ 44,99
Nenhum método de pagamento padrão foi selecionado.
Pedimos desculpas. Não podemos vender este produto com o método de pagamento selecionado
Sinopse
"La napolitudine ormai è diventata troppo scontata, si è prostituita. Sono stati sfruttati proprio i canoni napoletani per fare soldi." Così si sfogava già quarant'anni fa Pino Daniele in un'intervista in cui spiegava il suo difficile rapporto con il capoluogo campano.
In un suo studio, Benedetto Croce, napoletano d'adozione, aveva invece definito la città, approfondendo una convinzione medioevale, "un Paradiso abitato da diavoli". Durante il suo Grand Tour, un Goethe estasiato appuntava nei suoi diari: "vedi Napoli e poi muori", mentre due secoli dopo Lucio Dalla le dichiarava tutto il suo amore: "Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono".
Metropoli che trasuda energia vitale e creatività artistica, scenario ricorrente per la cronaca nera, Napoli come nessun altro luogo al mondo riesce a spaccare in due i giudizi sul suo conto: amore assoluto o odio incondizionato. Ma qual è l'anima profonda di questa città, caotica e sempre più affollata di turisti, oggetto misterioso e bersaglio di tanti pregiudizi?
Napoli non è solo antichi palazzi e bellezze naturali, leggende e abitudini popolari, a formare la "napoletanità" contribuiscono la sua storia millenaria, il susseguirsi di speranze tradite e sogni irrealizzati, i suoi riferimenti culturali, i suoi artisti, scrittori, attori, musicisti.
Partendo dal lungo dominio Borbone per arrivare fino a oggi, Gigi Di Fiore, storico e giornalista partenopeo, scava nel ventre della Napoli cafona e sguaiata, vittima di se stessa e di giudizi preconfezionati, seguendo racconti personali e testimonianze di napoletani illustri e non; il risultato è un viaggio appassionato alla ricerca di una napoletanità orgogliosa della sua storia e della sua cultura: un atto d'amore privato e collettivo.