Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme! Podcast Por Graziana Filomeno - italiano online capa

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

De: Graziana Filomeno - italiano online
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Impara l’italiano con LearnAmo – grammatica, esercizi, video e tanto altro ancora!Copyright © 2024 LearnAmo di Graziana Filomeno Aprendizagem de Línguas
Episódios
  • Articoli Determinativi: Guida Completa all’Uso (e Non Uso)
    Nov 2 2025
    Quante volte ti sei chiesto: "Ma qui devo mettere l'articolo o no?" Se stai imparando l'italiano, sicuramente tantissime volte! L'articolo determinativo è una delle cose più difficili da padroneggiare per gli stranieri (anche i più avanzati). Con questa guida completa imparerai finalmente quando usare (e quando NON usare) gli articoli determinativi in italiano, scoprendo tutte le regole fondamentali, le eccezioni e i casi particolari. Quando usare e quando NON usare l'articolo determinativo Quando USARE l'Articolo Determinativo 1. Con i Nomi Già Menzionati o Conosciuti Quando parliamo di qualcosa che è già stato introdotto nella conversazione o che è conosciuto dal contesto, usiamo sempre l'articolo determinativo. Questo indica che ci stiamo riferendo a qualcosa di specifico e identificabile. Esempio: Ho comprato due macchine nuove l'anno scorso. Oggi ho visto le macchine e sono molto belle. In questo caso, "le macchine" sono quelle specifiche di cui abbiamo già parlato, non macchine generiche. 2. Con i Nomi Specifici (Spesso con un Qualificatore) Quando ci riferiamo a qualcosa di specifico e non generico, l'articolo è necessario. Spesso questa specificità è indicata da un aggettivo qualificativo, da una frase relativa o da un complemento che identifica precisamente l'oggetto di cui parliamo. Esempi: Non mettere il telefono sul tavolo rotto. (Non un tavolo qualsiasi, ma quello rotto specifico) Vado alla scuola di mia figlia. (Una scuola specifica, non una scuola qualunque) Sono nel treno delle 12. (Il treno specifico che parte alle 12) 3. Con i Superlativi Gli aggettivi e gli avverbi al superlativo richiedono sempre l'articolo determinativo. Il superlativo, per sua natura, indica qualcosa di unico nel suo genere o che raggiunge il massimo o il minimo grado di una qualità, quindi richiede specificazione. Esempi: Ieri abbiamo passato il momento più bello. Torno il più velocemente possibile. Questa è la situazione più difficile che abbiamo affrontato. Marco è il ragazzo più intelligente della classe. 4. Con "Solo/Unico" Quando usiamo frasi con "solo" o "unico", l'articolo è obbligatorio. Questi termini indicano esclusività e unicità, quindi richiedono specificazione attraverso l'articolo. Esempi: Mia zia è la sola persona di cui mi fido. Questa è l'unica ciotola che hai? Qual è l'unica soluzione efficace per parlare italiano come un madrelingua? Sei l'unico amico che mi ha aiutato in quel momento difficile. 5. Con i Nomi di Paesi e Regioni I nomi di Paesi e regioni richiedono sempre l'articolo determinativo quando usati da soli. Esempi: L'Italia è un Paese bellissimo. Voglio visitare il Brasile. La Sardegna ha delle spiagge spettacolari. I Paesi Bassi sono famosi per i tulipani. ATTENZIONE: Con la preposizione IN, non si deve usare l'articolo. L'unica eccezione (che invece richiede l'articolo) sono i nomi di Paesi plurali. L'anno prossimo vado in Giappone. Quando verrete in Puglia? Sei mai stato negli Stati Uniti? Mi trasferirei volentieri nelle Filippine. 6. Con i Nomi di Paesi che Includono "Repubblica", "Regno", "Unione" o "Stato" Quando il nome di un Paese include termini come "Repubblica", "Regno", "Unione" o "Stato", l'articolo determinativo è sempre necessario. Esempi: Vive nella Repubblica Dominicana. Andiamo nel Regno Unito ogni estate. La Repubblica Ceca è un Paese molto interessante. Gli Stati Uniti d'America sono un Paese molto vasto. 7. Con i Numeri Ordinali Usati Come Qualificatori I numeri ordinali (primo, secondo, terzo, ecc.) quando sono usati come aggettivi qualificativi richiedono sempre l'articolo determinativo. Esempi: Questa è la seconda volta che ti chiamo. Tu sei il quinto dottore con cui parlo di questo problema. Il primo giorno di scuola è sempre emozionante.
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  • Come Indicare la Temporalità in Italiano
    Oct 30 2025
    La grammatica italiana presenta numerose sfumature nell'uso delle preposizioni e degli avverbi di tempo che spesso creano confusione anche tra gli studenti più avanzati. In questa guida approfondita, esploreremo le differenze e gli usi corretti di DA, NEL, PER, FA, MENTRE, DURANTE, GIÀ, ANCORA, PIÙ, MAI, APPENA e PROPRIO, fornendo spiegazioni dettagliate, esempi pratici e regole chiare per padroneggiare questi elementi fondamentali della lingua italiana. Grammatica Italiana: le Preposizioni e gli Avverbi di Tempo più Comuni Le Preposizioni Temporali: DA - NEL - PER - FA Queste quattro preposizioni sono fondamentali per esprimere relazioni temporali in italiano, ma ognuna ha un significato specifico e un uso particolare che è importante distinguere chiaramente. Analisi degli Esempi e Soluzioni Analizziamo gli esempi forniti con le relative soluzioni: "Sono stati sposati PER 5 anni" → PER indica la durata di un'azione che è cominciata e conclusa nel passato "Si sono sposati 3 anni FA" → FA esprime il tempo trascorso da un evento concluso "Si sono sposati NEL 2008" → NEL si usa sempre con gli anni "Sono sposati DA 10 anni" → DA per indicare qualcosa che è cominciato nel passato e continua nel presente "Si sono sposati A ottobre" → A si usa con i mesi Regole Fondamentali per l'Uso Corretto PER si utilizza per indicare un'azione conclusa nel passato con una durata determinata. È perfetto per esprimere periodi di tempo che hanno avuto inizio e fine: "Ho studiato italiano per tre anni" (e ora ho smesso) "Abbiamo vissuto a Roma per cinque anni" (ma ora viviamo altrove) "Ha lavorato in quella ditta per dieci anni" (prima di cambiare lavoro) DA esprime un'azione cominciata nel passato che continua nel momento in cui si parla. È la preposizione della continuità e dell'attualità: "Studio italiano da tre anni" (e continuo a studiarlo) "Viviamo a Roma da cinque anni" (e ci viviamo ancora) "Lavora in quella ditta da dieci anni" (e ci lavora tuttora) FA indica il tempo trascorso da quando qualcosa è successo rispetto al momento presente. Si colloca sempre dopo l'indicazione temporale: "Ho iniziato a studiare italiano tre anni fa" "Ci siamo trasferiti a Roma cinque anni fa" "Ha iniziato a lavorare in quella ditta dieci anni fa" NEL + anno è la costruzione standard per indicare un anno specifico, mentre A + mese si usa per i mesi dell'anno: "Mi sono laureato nel 2020" "Mi sono laureato a luglio" "Mi sono laureato a luglio del 2020" (eccezione) MENTRE - DURANTE - GERUNDIO: La Simultaneità Queste due parole esprimono contemporaneità tra due azioni, ma seguono regole grammaticali completamente diverse che è fondamentale conoscere. Analisi degli Esempi Pratici Vediamo gli esempi con le relative soluzioni: "Passeggiando per il centro, ho incontrato Paolo" → GERUNDIO utilizzato da solo "Mentre passeggiavo per il centro, ho incontrato Paolo" → MENTRE + imperfetto "Durante la mia passeggiata per il centro, ho incontrato Paolo" → DURANTE + sostantivo MENTRE + IMPERFETTO: La Regola d'Oro MENTRE deve essere sempre seguito da un verbo all'imperfetto. Questa combinazione crea un quadro temporale perfetto per esprimere: Azioni durative nel passato: "Mentre leggevo, ascoltavo musica" Due azioni simultanee: una durativa (imperfetto) e una puntuale (passato prossimo) Interruzioni: "Mentre cucinavo, è suonato il telefono" L'imperfetto in questo contesto indica sempre un'azione in corso di svolgimento che viene interrotta o accompagnata da un'altra azione. DURANTE + SOSTANTIVO: La Costruzione Nominale DURANTE deve essere sempre seguito da un sostantivo e mai da un verbo coniugato. Questa preposizione crea costruzioni più formali ed eleganti: "Durante la lezione, gli studenti prendevano appunti" "Durante il viaggio, abbiamo visto paesaggi stupendi" "Durante la riunione,
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  • La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo: celebrare la lingua di Dante
    Oct 26 2025
    La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo è un evento annuale straordinario che celebra la bellezza, la ricchezza e la diffusione della lingua italiana a livello globale. Istituita nel 2001 dall'Accademia della Crusca in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, questa manifestazione culturale coinvolge ogni anno milioni di persone in oltre 100 Paesi, trasformandosi in un momento di orgoglio nazionale e di condivisione culturale. Durante una settimana, solitamente in ottobre, ambasciate, istituti italiani di cultura, università, scuole di lingua e associazioni culturali in tutto il mondo organizzano eventi, conferenze, mostre, spettacoli e iniziative dedicate alla promozione dell'italiano e della cultura italiana. La Lingua Italiana nel Mondo: l'Italiano oltre i Confini Le Origini e la Storia della Settimana L'idea della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo nasce dalla necessità di valorizzare il patrimonio linguistico italiano in un'epoca di crescente globalizzazione. Nel 2001, l'Accademia della Crusca, la più antica istituzione linguistica del mondo fondata nel 1583, ha proposto questa iniziativa per rispondere a un fenomeno interessante: mentre la lingua italiana non è tra le più parlate come lingua madre (circa 65 milioni di madrelingua), è una delle lingue più studiate al mondo, con oltre 2 milioni di studenti registrati in corsi formali. La prima edizione si svolse dal 15 al 21 ottobre 2001 e da allora l'evento si ripete ogni anno nella terza settimana di ottobre. Il successo fu immediato: già nella prima edizione parteciparono oltre 60 Paesi con centinaia di eventi. Negli anni, la manifestazione è cresciuta esponenzialmente, diventando un appuntamento fisso per gli italiani all'estero, per gli italofili e per chiunque sia interessato alla cultura italiana. Ogni edizione ha un tema specifico che guida tutte le attività: si è parlato di "Italiano e creatività", "L'italiano del cibo", "L'italiano della musica", "L'italiano e la rete, le reti per l'italiano", "L'italiano nello spazio", e molti altri temi che esplorano le diverse dimensioni della lingua e della cultura italiana. Questa scelta tematica permette di focalizzare l'attenzione su aspetti particolari del patrimonio linguistico e culturale italiano, rendendo ogni edizione unica e innovativa. Gli Obiettivi e la Missione dell'Evento La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo persegue obiettivi ambiziosi e multiformi che vanno ben oltre la semplice promozione linguistica. Innanzitutto, mira a rafforzare l'identità culturale italiana all'estero, creando momenti di aggregazione per le comunità italiane sparse nel mondo e offrendo loro l'opportunità di celebrare le proprie radici. Un secondo obiettivo fondamentale è promuovere lo studio dell'italiano come lingua straniera. Nonostante l'italiano non sia una lingua franca globale come l'inglese o lo spagnolo, è la quarta lingua più studiata al mondo dopo inglese, spagnolo e cinese. Questo interesse è dovuto principalmente al fascino della cultura italiana: arte, musica, moda, design, cucina e storia attirano studenti da ogni angolo del pianeta. La Settimana offre a potenziali studenti la possibilità di avvicinarsi alla lingua attraverso eventi accattivanti e non convenzionali. L'evento si propone anche di valorizzare il patrimonio culturale italiano nella sua interezza, mostrando come la lingua sia intrinsecamente legata all'arte, alla letteratura, alla musica, al cinema, alla gastronomia e al design. Attraverso mostre, concerti, proiezioni cinematografiche e conferenze, la Settimana diventa una vetrina multidisciplinare della creatività italiana. Un ulteriore obiettivo è creare e consolidare reti internazionali tra istituzioni educative, culturali e professionali che lavorano con la lingua italiana. Durante la Settimana, università, scuole di lingua, editori, traduttori e insegnanti di italiano hanno l'opportunità di...
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