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Neste mosteiro, paira a suspeita de heresia, e para a investigação é enviado o frei Guilherme de Baskerville. Porém, a delicada missão é interrompida por sete excêntricos assassinatos. A morte, em circunstâncias insólitas, de sete monges em sete dias e sete noites conduz uma narrativa violenta, que encanta pelo humor e pela crueldade, pela malícia e pela sedição erótica.

Em ensaios de extraordinária relevância, Umberto Eco reflete sobre a nossa necessidade de ter, sempre e em qualquer caso, um inimigo a atacar: seja nas invectivas dos oratórios antigos, na brilhante digressão literária que atravessa a Ilíada, nos romances de James Bond, na caça às bruxas, na propaganda de guerra do passado ou nos populismos do presente.

Um grupo de redatores, reunido ao acaso, prepara um jornal. Não se trata de um jornal informativo; seu objetivo é chantagear, difamar e prestar serviços duvidosos ao seu editor. Um redator paranoico, vagando por uma Milão alucinante , reconstitui cinquenta anos de história sobre um cenário diabólico, que gira em torno do cadáver putrefato de um pseudo-Mussolini.

De Umberto Eco, Migração e intolerância apresenta a reunião de quatro ensaios fundamentais sobre temas hoje ainda mais atuais e urgentes do que na época em que os textos foram escritos. As discussões sobre os grandes fluxos migratórios que temos visto nos últimos tempos e a postura intolerante de muitos para com os migrantes têm obrigado o mundo, em especial os países ds Europa, a defrontar-se com a própria história e os próprios valores.

Gli scritti riuniti in questa raccolta vertono sulle funzioni della letteratura, su autori che Eco ha frequentato a lungo come Nerval, Joyce, Borges (ma anche Aristotele e Dante), sull’influenza di alcuni testi più o meno letterari sullo sviluppo degli eventi storici, su alcuni problemi tipici del narrare, come la rappresentazione verbale dello spazio, l’ironia intertestuale, la natura dei mondi possibili della finzione, e su alcuni concetti chiave della scrittura "creativa", come il simbolo, lo stile, la "zeppa" (ovvero i momenti apparentemente "morti", e meramente funzionali nello sviluppo d

Set against the backdrop of the island’s increasing disillusionment with its new rulers from Savoy and a yearning for the return of the formerly detested Spanish monarchy, book two of Sicilian Avengers continues as the future of the House of Albamonte hangs in the balance and the survival of the Beati Paoli is threatened.

Emerging from the dark streets and subterranean caves of Palermo, the Beati Paoli, masked and hooded, mete out their own form of justice to counter the unfettered power and privilege wielded by the aristocracy. For the voiceless, weak, and oppressed, the Beati Paoli are defenders and heroes.

Drei Mailänder Verlagslektoren geraten zufällig an eine Geheimbotschaft des legendenumwitterten Templerordens. Sie machen sich an die Entzifferung, bauen aus zahllosen Elementen ein gigantisches Puzzle, erfinden selbst einen Plan, der zu nichts Geringerem führen soll als zur Beherrschung der Welt. Nicht nur die Templer – so scheint es – haben sich mit dem Plan beschäftigt, sondern sämtliche Geheimgesellschaften der Welt, von den Rosenkreuzern bis hin zu den Freimaurern. Die Weltgeschichte wird von den drei Zauberlehrlingen umgeschrieben.

Publicado pela primeira vez em 1997, O fascismo eterno tem reflexões atuais e acertivas sobre a ameaça constante do totalitário e suas facetas na sociedade. Com a escrita clara e precisa de Umberto Eco, a obra presenta uma reflexão importante e necessária sobre o sentido da história e a importância da memória.

Eine kriminalistische Spurensuche in der Zeit der Tempelritter. In einer Bar trifft Casaubon die esoterischen Lektoren Belbo und Diotallevi. Gibt es heute noch Geheimbünde? Existiert ein großer Plan der Tempelritter zur Erringung der Weltherrschaft? Der Diskurs über die Weltgeschichte mündet in ein wahnwitziges Spiel zwischen Metaphysik und Wirklichkeit... Umberto Eco, Jahrgang 1932, gelang mit "Das Foucaultsche Pendel" der weltweit erfolgreiche Nachfolger seines Bestsellers "Der Name der Rose": eine detektivisch-kriminalistische Spurensuche in der Geistesgeschichte des Abendlandes.

In quella zona del basso Piemonte dove, anni dopo, sorgerà Alessandria, Baudolino, un piccolo contadino fantasioso e bugiardo, conquista Federico Barbarossa e ne diventa figlio adottivo. Baudolino affabula e inventa ma, quasi per miracolo, tutto quello che immagina, produce Storia. Così, tra le altre cose, costruisce la mitica lettera del Prete Gianni, che prometteva all'Occidente un regno favoloso, nel lontano Oriente, governato da un re cristiano.

La "Bustina di Minerva" è una rubrica iniziata sull'ultima pagina dell'Espresso nel marzo 1985 e continata con regolarità settimanale sino al marzo 1998, quando è diventata quindicinale. Quindi, anche considerando qualche settimana di sciopero e qualche numero doppio per Natale e Capodanno insieme, le "Bustine" dovrebbero essere ormai seicentosettanta o giù di lì. Una serie, con il titolo Istruzioni per l'uso, era stata pubblicata nel 1990 su Il secondo diario minimo. Ne restavano abbastanza, anche lavorando sull'ultimo decennio, per selezionare quelle che qui ora appaiono.

"Eliminare il razzismo non vuol dire mostrare e convincersi che gli Altri non sono diversi da noi, ma comprendere e accettare la loro diversità." Dopo "Il fascismo eterno", una nuova illuminante riflessione civile, contro ogni pregiudizio e intolleranza.

Ecco, ora si rompono gli indugi e questo lettore, sempre accanto, sempre addosso, sempre alle calcagna del testo, lo si colloca nel testo. Un modo di dargli credito ma, al tempo stesso, di limitarlo e di controllarlo. Ma si trattava di fare una scelta: o parlare del piacere che dà il testo o del perché il testo può dare piacere. E si è scelta la seconda strada. (Dall'introduzione di Umberto Eco)

Der Verschwörungskult um QAnon fabuliert von einer Elite, die das Blut gefolterter Kinder trinke. Selbsternannte Skeptiker wettern gegen vermeintliche Impfkartelle. Andere wähnen sich mitten in Deutschland in einer versteckten Diktatur. Auch wenn sie in immer neuer Gestalt daherkommen, Verschwörungstheorien durchziehen die Geschichte. Dabei verlaufen sie stets nach demselben Muster - das kaum jemand so treffend erkannt und brillant beschrieben hat wie Umberto Eco.

Trent'anni dopo "Il nome della rosa" Umberto Eco torna a narrare un nuovo romanzo di ambientazione storica. Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, il falso bordereau di Dreyfus per l'ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come "I protocolli dei Savi Anziani di Sion", che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni.

"Mentono per ironia Campanile e Pratt; mente per interesse Cagliostro (o forse per condanna, prigioniero quale diventa a poco a poco del suo stesso mito), e Manzoni prende le parti, con indignazione, dei poveri che subiscono le soperchierie del linguaggio dei potenti; ma in realtà - poiché di ironia ne pratica anche lui - fa dell'ironia al quadrato, e condanna le parole attraverso la parola narrativa." (Dall'introduzione di Umberto Eco). Quattro scritti dedicati al tema della menzogna e dell'ironia in Cagliostro, Manzoni, Campanile e Hugo Pratt.

Un'abbazia medievale isolata. Una comunità di monaci sconvolta da una serie di delitti. Un frate francescano che indaga i misteri di una biblioteca inaccessibile. Il romanzo che ha rivelato al mondo il genio narrativo di Umberto Eco, un racconto tradotto in 60 paesi, un best seller da 7 milioni di copie solo in Italia, che ha vinto il premio Strega e ha ispirato film e serie tv di successo mondiale.

"Sia chiaro che il libro non potrà dirvi cosa mettere nella tesi. Quello rimane affar vostro. Il libro vi dirà: 1. cosa si intende per tesi di laurea; 2. come scegliere l'argomento e predisporre i tempi di lavoro; 3. come condurre una ricerca bibliografica; 4. come organizzare il materiale che reperite; 5. come disporre fisicamente l'elaborato. Ed è facile che la parte più precisa sia proprio quest'ultima che può sembrare la meno importante: perché è l'unica per cui esistono regole abbastanza esatte." (Umberto Eco). Una lezione di metodo su come fare ricerca.

"Una delle disgrazie del nostro paese, negli ultimi sessant'anni, è stata proprio di non avere avuto veri nemici. Avere un nemico è importante non solo per definire la nostra identità ma anche per procurarci un ostacolo rispetto al quale misurare il nostro sistema di valori e mostrare, nell'affrontarlo, il valore nostro. Pertanto, quando il nemico non ci sia, occorre costruirlo."